Se uno dei due problemi primale o duale ha ottimo finito allora anche l’altro ha ottimo finito, e i valori ottimi delle funzioni obiettivo coincidono.
Se uno dei due problemi è illimitato, l’altro è inammissibile.
Che significa tutto questo, e soprattutto a che serve? Capiamolo con degli esempi.
(Se stai pensando di skipparlo: è capitato non solo alle prove in itinere, ma anche durante gli orali.)
Esempio
Esempio (Scarti Complementari):
Un utilizzo degli scarti complementari è di calcolare la soluzione ottima duale, data la soluzione ottima primale (0,6).
Potremmo arrivarci con il simplesso o con qualsiasi altro metodo, ma l’idea è quella di evitare di impostare l’algoritmo
Dato il problema Primale con soluzione (0,6):
Scriviamo il problema duale:
A questo punto creiamo il sistema di scarti complementari:
Abbiamo:
con 3 equazioni in y,
=0 con 2 equazioni in x.
Dobbiamo vedere quali equazioni ci danno ‘informazioni’ sulla soluzione duale.
Dato che abbiamo la SOLUZIONE PRIMALE, sostituiamo
Questo si traduce in:
Troviamo la soluzione duale: .
Perciò data la funzione obiettivo duale: , avremo l’ottimo
Non è garantito avere un sistema così pulito. Ad esempio, nella prova in itinere dell’A.A. 2023/24 è capitato un sistema molto più complesso dove l’informazione su una variabile andava presa facendo coincidere la con la . Non molto divertente.
Sia la soluzione ottima primale e la soluzione ottima duale.
Risulta , cioè coincidono i valori ottimi.
deve soddisfare i vincoli duali, cioè:
Sostituendo con otteniamo la dimostrazione, e arriviamo al risultato che , che è la condizione di ottimalità primale.
Per cui la Ottimalità Primale COINCIDE con l’Ammissibilità Duale (importantissimo per Simplesso Duale).
Calcolo Soluzione Duale
Possiamo usare:
Scarti Complementari;
Tabella simplesso del problema primale.
Se il problema primale ha vincolo si utilizzano le variabili scarto per la Forma Standard.
La soluzione ottima si ottiene:
, dove:
vettore coefficienti della f.o. associati alle variabili in base alla iterazione;
vettore dei costi ridotti nella tabella finale del simplesso associati alle variabili in base alla iterazione.
Esempio Veloce
Dato un problema del tipo:
Eseguendo il metodo del simplesso otterremo la soluzione ottima primale:
con e valore ottimo
e costi ridotti finali:
Calcolando la soluzione duale con la formula definita subito sopra l’esempio abbiamo:
, che è la soluzione ottima duale.
Osservazione
Se il problema primale ha vincoli la soluzione ottima duale sarà la sottrazione inversa rispetto a quella appena eseguita, cioè:
Simplesso Duale
Si tratta di un metodo per risolvere il problema di PL primale nel caso in cui non sia valida l’ammissibilità primale (cioè ci sono termini noti negativi nella Forma Standard), ma sia verificata l’ammissibilità duale (cioè i costi ridotti delle variabili fuori base sono ).
Il metodo parte da una soluzione di base non ammissibile, cioè esterna al poliedro, e cerca di raggiungere la soluzione ottima.
Ad ogni iterazione i costi ridotti sono sempre e si cerca di avere tutti i termini noti
Per riassumere:
Simplesso Primale
Simplesso Duale
Condizioni: Termini Noti
Condizioni: C’è almeno un termine noto negativo; Costi ridotti
Obiettivo: Costi Ridotti
Obiettivo: Termini Noti
Criterio di Uscita
Esce dalla base la variabile associata al termine noto negativo
Si individua la riga , se gli elementi della riga sono TUTTIPROBLEMA PRIMALE INAMMISSIBILE
Criterio di non ammissibilità
Se il primale è inammissibile il duale potrebbe essere non limitato o non ammissibile.
Poichè vale la condizione di ammissibilità duale allora il problema duale non è limitato
Se ci sono elementi negativi sulla riga si individua la variabile uscente , dove è l’indice di colonna tale che
Criterio di Entrata
Resta individuato il pivot della trasformazione.
Riassumendo di nuovo:
Simplesso Primale
Simplesso Duale
Costo ridotto dà la variabile entrante
Termine noto dà la variabile uscente
Criterio Rapporto per la variabile uscente
Criterio rapporto per la variabile entrante
Criterio illimitatezza: Elementi colonna con costo ridotto negativo
Criterio di inammissibilità: Elementi riga associati ad un termine noto
Ottimalità: Costi ridotti
Ottimalità: Termini noti
Analisi di Post-Ottimalità
Supponiamo di causare la perturbazione di un termine noto
La soluzione di ottima di base è ,
Sia
(B^{-1}b,0) è ancora ottima?
Caso 1: ha componenti negative Non vale l’ammissibilità primale.
I costi ridotti non hanno il vettore , quindi i costi ridotti sono ancora
(e sono perché è soluzione ottima).
Possiamo applicare il simplesso duale per calcolare la nuova soluzione ottima.